La paura in montagna
Predicar bene e razzolar male!
Un argomento davvero interessante secondo me per cui vale sempre la pena confrontarsi sia con chi la paura la gestisce sia con chi non la gestisce.
“Soffro di vertigine, una volta sono caduta e allora ho paura, da piccola è successo che… e da quella volta ho paura…”, tralasciando tutto il grande mondo dei traumi veri, esiste tutta una serie di situazioni dalle quali è possibile uscire solamente con la forza di volontà e senza l’aiuto di uno specialista. Con il termine “solamente” non voglio assolutamente banalizzare la situazione, ma voglio sottolineare il fatto che il superamento della paura dipende esclusivamente dalla nostra volontà ed è effettivamente possibile.
Per quanto mi riguarda posso dire di conoscere la sensazione classica di paura, quella banale eh, non sto parlando di situazioni oggettivamente pericolose che portano ad aver paura, parlo di situazioni per convenzione accettabili da tutti coloro che praticano sport outdoor, che però scatenano automaticamente in molti quella chiusura di stomaco che ti fa istintivamente dire:”blocca” nel mondo dell’arrampicata oppure “io di lì non ci passo” nel mondo dell’escursionismo.
Analizzando dall’esterno quelle situazioni è davvero facile rendersi conto di come non abbiano senso, immaginiamo insieme: Stiamo percorrendo un sentiero di cresta, ammettiamo che si tratti di un percorso EE (quindi per Escursionisti Esperti), ma che essendo nell’ambito escursionistico non necessita di attrezzatura alpinistica,
nel momento in cui si inizia a percepire quella sensazione di paura ed angoscia è probabile che il sentiero diventi un po’ più stretto ed esposto, tuttavia il sentiero avrà oggettivamente una larghezza di 30/40 cm e per quanto sia abissale quello strapiombo che hai a destra e a sinistra, chi mai potrebbe buttarti giù? Come mai potresti cadere?
Solamente un tuo volontario tuffo a pesce potrebbe farti precipitare!
Nessuno è scevro dalla paura
Ciò che funziona in questi casi è l’analisi della propria volontà: “voglio riuscire a superare quel passaggio”? Se la risposta è si, lo step successivo è quindi l’analisi della situazione: E’ pericoloso? Se la risposta è no allora è il momento di dare una svolta! Ovvero di andare avanti con passo sicuro cercando di trovare il proprio agio in quella situazione al di fuori dalla confort zone. E come è possibile? Con l’abitudine! Nessuno è scevro dalla paura, ma ognuno di noi ha un livello di sopportazione alla paura differente e soprattutto ognuno di noi ha un livello di motivazione diverso per il superamento della paura.
“Chi ha paura di soffrire, soffre di paura”…
E’ anche possibile che per noi quel livello di stress e paura che scaturisce dal ritrovarsi in una determinata situazione non ne valga il gioco, cioè può anche essere che una persona decida che quella situazione che innesca la paura sia per lei insostenibile e che quindi la decisione sia: “ok io quella cosa non la voglio fare”, però in ogni caso si tratta di un percorso, non rimaniamo in balia della paura! C’è una bella frase che dice: “Chi ha paura di soffrire, soffre di paura”…
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